Varie modifiche alla disciplina dei permessi per l'assistenza alle persone
con gravi disabilità sono introdotte nell’ordinamento dalla L. 183/2010 entrata
in vigore il 24 novembre 2010.
È stata parzialmente innovata la disciplina dettata dalla Legge n.
104/92, e dal decreto legislativo n.151/01. Tra le principali novità:
restrizione dei soggetti legittimati a fruire dei permessi; eliminazione del
requisito della convivenza; decadenza nel caso di insussistenza dei requisiti;
istituzione della banca dati presso il Dipartimento della funzione pubblica.
Due circolari, del Dipartimento della Funzione Pubblica (n. 13 del 6 dicembre
2010), e dell'INPS (n. 155, del 3 dicembre 2010) chiariscono le nuove norme. Con
la nuova norma la legittimazione alla fruizione dei permessi per assistere una
persona in situazione di handicap grave spetta al coniuge e ai parenti e affini
entro il secondo grado. La nuova disposizione menziona espressamente il coniuge
tra i lavoratori titolari della prerogativa; si passa inoltre dal terzo al
secondo grado di parentela. È prevista un'eccezione per i casi in cui i genitori
o il coniuge della persona da assistere abbiano compiuto i 65 anni di età o
siano anch'essi affetti da "patologie invalidanti" oppure siano deceduti o
"mancanti": in tali casi la legittimazione alla titolarità di permessi è estesa
anche ai parenti e affini entro il terzo grado. L’espressione "mancanti" deve
essere intesa non solo come situazione di assenza naturale e giuridica (celibato
o stato di figlio naturale non riconosciuto), ma comprende anche ogni altra
condizione ad essa giuridicamente assimilabile, continuativa e debitamente
certificata dall'autorità giudiziaria o da altra pubblica autorità, quale:
divorzio, separazione legale o abbandono.
Il concetto di "patologia invalidante" consente l'estensione dal secondo al
terzo grado di parentela o affinità. Possono considerarsi invalidanti: le
patologie acute o croniche che determinano temporanea o permanente riduzione o
perdita dell'autonomia personale; le patologie acute o croniche che richiedono
assistenza continuativa o frequenti monitoraggi clinici; le patologie acute o
croniche che richiedono la partecipazione attiva del familiare nel trattamento
sanitario.
A seguito delle modifiche introdotte dalla legge 183 la Presidenza del
Consiglio ha pubblicato il dossier del 13 dicembre 2010 riguardante la nuova
disciplina dei permessi per l'assistenza ai familiari disabili, ai sensi della
legge 104/1992.