POF dell'USR
Linee di indirizzo
per l'anno scolastico 2008/2009
settembre 2008
Prot. n. 00212
Perugia 19 settembre 2008
Il primo di settembre ha preso avvio un nuovo anno scolastico. Il 2008/2009
si preannuncia un anno ricco di novità. E' già legge il ritorno
dei voti in decimi e quello in condotta, il valore abilitante della laurea in
scienze della formazione e, nei prossimi mesi verrà realizzato un piano
programmatico di interventi volti a rimodulare nella scuola primaria una diversa
organizzazione didattica; a razionalizzare ed accorpare le classi di concorso;
ridefinire i curricoli attraverso la revisione dei piani di studio e dei relativi
quadri orari. Molto probabilmente non tutte le novità arriveranno in
questo anno scolastico, ma l'USR è pronto ad impegnarsi, con i dirigenti
scolastici, i docenti e il personale ata, per una scuola di qualità,
in stretta collaborazione con chi alla scuola si dedica, con un lavoro fatto
di professionalità e passione volto ad assicurare ai ragazzi dell'Umbria,
nessuno escluso, condizioni di apprendimento e di crescita ottimali. Il modello
di governance del sistema educativo umbro è basato, in massima parte,
sulla sinergia interistituzionale che coinvolge, oltre alle Amministrazioni
e agli Enti pubblici, anche le Università, Fondazioni bancarie, il mondo
economico e produttivo, le Associazioni pubbliche e private, per garantire un
servizio scolastico di elevato livello, costruendo un sistema scolastico che
intende porsi come interfaccia tra culture e soggetti diversi.
Nel corso dell'anno scolastico appena concluso, l'USR ha orientato
le proprie attività, ivi comprese quelle di formazione e aggiornamento
destinate al personale scolastico, a sostenere – anche attraverso una significativa
azione delle reti territoriali scolastiche - i processi di innovazione in atto
nel sistema scolastico, (con particolare riferimento ai profili della didattica
e degli apprendimenti di base degli studenti, dell'obbligo di istruzione, delle
Indicazioni per la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria), a valorizzare
la programmazione territoriale dell'offerta formativa, a potenziare le aree
umanistica, scientifica e matematica, nella logica laboratoriale del sapere,
del saper fare, del sapere interagire e a rafforzare il concetto di cittadinanza
e democrazia, in particolare per la costruzione nella scuola di un presidio
di democrazia e di contrasto all'illegalità e alla violenza e per la
costruzione di un'identità europea e un futuro sostenibile.
Sono state poste le basi cioè per lo sviluppo di un
sistema regionale della formazione e di governance, per la gestione integrata
dei processi formativi, in modo da fare prendere forma ad un sistema condiviso
ed organico di pianificazione e valutazione globale della formazione, a garanzia
di una esaustiva conoscenza di tutte le azioni programmate, di inutili duplicati
interventi, di coordinamento e monitoraggio più snelli, di maggiore omogeneità
nell'erogazione dell'offerta formativa, di azioni sinergiche fra scuole con
esigenze formative simili.
Con le attività programmate per il periodo ottobre 2008 – maggio 2009,
l'USR vuole proseguire in questa direzione, arricchendo, a partire dal mese
di novembre 2008, il proprio piano dell'offerta con una novità non solo
per l'Umbria, ma per tutto il sistema scolastico italiano:la scuola di formazione
regionale permanente per Dirignti Scolastici e DSGA di cui si dirà
con apposita circolare in corso di emanazione..
Azioni dell'USR nell'anno scolastico 2007/2008: principi ispiratori
e
Dati di consuntivo
I principi ispiratori che hanno caratterizzato le iniziative
che l'USR ha posto in essere nel corso dell'anno scolastico appena concluso
sono legati da un denominatore comune: quello delle azioni di sistema, e delle
intese con altri soggetti istituzionali del territorio. Ciò che ha funzionato
è il lavoro di squadra che ha consentito all'Ufficio Scolastico Regionale
di consolidare la propria presenza sul territorio e nei rapporti con le istituzioni
scolastiche, anche attraverso il modello di rete formato dalle istituzioni scolastiche
nelle quali è stato possibile fare formazione per il personale della
scuola, in special modo per quanto riguarda il sostegno alle innovazioni nel
sistema scolastico. La sintesi delle azioni più significative poste in
essere dall'USR nello scorso anno scolastico mette in evidenza il seguente quadro
di assieme.
A. Sostegno ao processi di innovazione nel sistema scolastico, con particolare
riguardo: ai temi delle indicazioni per il curricolo, dell'obbligo di istruzione
e della riorganizzazione degli istituti tecnici e professionali per conferire
effettività alle riforme che hanno interessato il mondo della scuola
nel corso dell'anno scolastico passato; ad una decisa attività di riqualificazione
del personale sui metodi e sugli strumenti di valutazione; all'introduzione
nelle scuole della conoscenza e della pratica delle più qualificate indagini
internazionali, attivando percorsi di autovalutazione di istituto e producendo
utili materiali per la didattica attraverso quattro principali linee di azione:
informare ed accompagnare; stimolare il dialogo e il confronto; attivare processi
di ricerca e di monitoraggio; supportare la formazione in servizio a sostegno
dell'innovazione.
A/1. Indicazioni per il curricolo. Le iniziative formative destinate
al personale della scuola in materia di Indicazioni per il curricolo delle scuole
dell'infanzia e delle scuole del primo ciclo, si sono sviluppate in una strategia
formativa secondo cui la scuola non può limitarsi a interpretare il suo
compito educativo come semplice risposta ad un'emergenza a trasformare le sollecitazioni
che le provengono dai vari ambiti della società, in un moltiplicarsi
eterogeneo e disparato di microprogetti. Il quadro assiologico che fa da sfondo
alla normativa vigente si basa infatti sulla concezione di una educazione che
sollecita lo studente ad operare scelte autonome e feconde, quale risultato
di un continuo confronto della sua progettualità con i valori che orientano
la società in cui vive. Alla luce di questo scenario culturale ed epistemologico,
contestualmente alla fase di prima attuazione del nuovo obbligo di istruzione
hanno preso forma le nuove "Indicazioni per il curricolo" recanti
le linee ed i criteri per il conseguimento delle finalità formative e
degli obiettivi di apprendimento per la scuola dell'infanzia e per il primo
ciclo di istruzione. Sullo sfondo di questo cangiante e complesso scenario di
riferimento, l'USR per l'Umbria ha ritenuto prioritario non solo supportare
i processi innovativi nel sistema scolastico al fine di favorire la conoscenza
delle modifiche ordinamentali in atto, ma anche sostenere le dinamiche del cambiamento
attraverso uno sforzo comune di condivisione e confronto con tutti i soggetti
che, a vario titolo, sono coinvolti nel processo di formazione. Sono state altresì
privilegiate metodologie che hanno valorizzato il ruolo attivo delle scuole,
promuovendo attraverso un ventaglio di offerte, una riflessione consapevole
sulle specifiche esperienze delle stesse nel settore di riferimento, tenendo
conto anche del dibattito in corso e dei risultati presenti nel panorama
italiano e internazionale riguardanti le dinamiche del cambiamento nei sistemi
scolastici.
Attività svolta -. Tra dicembre 2007 e marzo 2008 si sono tenuti
seminari regionali (che hanno visto la partecipazione di oltre 1.500 operatori
della scuola statale e paritaria) incontri periodici, attività di formazione/informazione/aggiornamento,
giornate di studio, attività convegnistiche destinate ad approfondire
tematiche specifiche adeguate al percorso di ricerca-azione individuato dalle
11 reti territoriali che aggregano circa 130 scuole statali e paritarie e che
hanno riguardato: l'ambiente di apprendimento; le chiavi di lettura e modelli
interpretativi delle Indicazioni; la programmazione curricolare e valutazione
formativa; il valore formativo delle discipline: processi, competenze, connessioni;
il lessico delle Indicazioni: persona, cittadinanza, umanesimo, campo di esperienza,
alfabetizzazione culturale di base, disciplina e aree disciplinari, curricolo;
le singole discipline (lingua, matematica, scienze,….); la costruzione del curricolo
verticale; la valutazione degli apprendimenti e la certificazione delle competenze.
Sono stati coinvolti oltre 3.000 docenti. Una pubblicazione a stampa, edita
nel mese di luglio 2008, ha raccolto gli atti dei seminari e dei convegni realizzati
dall'USR sulle indicazioni per il curricolo e le esperienze più significative
realizzate sullo stesso argomento dalle reti di scuole.
A/2. Obbligo di istruzione. L'introduzione del nuovo obbligo si colloca
nel quadro delle norme vigenti sul diritto/dovere all'istruzione e alla formazione,
in base alle quali nessun giovane può interrompere il proprio percorso
formativo senza aver conseguito un titolo di studio o almeno una qualifica professionale
entro il 18° anno di età. L'obbligo di istruzione costituisce, quindi,
un passaggio obbligatorio che non ha carattere di terminalità e non è
caratterizzato da un proprio autonomo ordinamento. Il percorso formativo che
l'USR intende sviluppare in questo ambito riguarda due anni scolastici, sino
alla ricomposizione, in un contesto unitario, di tutti gli ordinamenti dell'istruzione
a partire dall'anno 2009/10.
Attività svolta - E' stata prioritariamente volta a dare una
chiave di lettura al documento ministeriale sull'obbligo di istruzione. I seminari
di Spoleto (gennaio 2008) e di Perugia (marzo 2008) hanno consentito di fornire
a docenti e dirigenti scolastici gli elementi di base per la progettazione di
percorsi biennali di sperimentazione, anche in continuità con il primo
ciclo, sull' apprendimento permanente, sul diritto dovere all'istruzione, sugli
obblighi contrattuali del personale. E' stato posto inoltre l'accento sull'esigenza
che l'innovazione proposta risulti tale da garantire il raggiungimento dei livelli
essenziali di apprendimento, sia sul piano dei saperi disciplinari, sia in relazione
alle competenze che caratterizzano gli assi culturali dei primi due anni del
secondo ciclo e che tutti gli studenti devono acquisire nel percorso d'istruzione
obbligatorio.
B. Diritto-dovere all'istruzione e alla formazione. In
un sistema educativo e formativo che investe sulla centralità dell'alunno
e sul rapporto scuola-famiglia numerose sono le iniziative e la gamma ampia
e complessa degli interventi rientranti nelle politiche a favore degli studenti:
dalle iniziative di orientamento scolastico e professionale all'analisi del
fenomeno della dispersione scolastica e del successo formativo; dalle azioni
di prevenzione e di contrasto della dispersione scolastica e del disagio giovanile
alle politiche sociali in favore dei giovani; dai servizi a sostegno delle attività
promosse dagli studenti, agli indirizzi e alle strategie nazionali in materia
di rapporti scuola-sport.
Attività svolta La valorizzazione dei principi sopra espressi
ha caratterizzato le iniziative dell'USR volte al diritto allo studio, alla
formazione professionale, alla solidarietà, al rilancio della scuola,
che deve essere di tutti e per tutti e di qualità. A dicembre 2007, per
garantire il potenziamento di competenze utili ad effettuare scelte autonome
sia ad apprendere sia a orientarsi, l'USR ha pubblicato - in 15 mila copie e
in quattro lingue (italiano, albanese, rumeno e arabo) - per gli studenti che
frequentano la scuola secondaria di primo grado, la guida "UNA BUSSOLA
PER CRESCERE", pensata per aiutare i giovani e le loro famiglie, ivi comprese
quelle di cittadinanza non italiana, ad operare una scelta consapevole degli
indirizzi di studio della scuola secondaria di II grado. La convinta volontà
poi di contribuire attivamente all'importante battaglia per la difesa dei valori
fondamentali della società civile ha indotto l'USR a realizzare varie
iniziative di educazione alla legalità, riproponendo la rilettura, in
una dimensione formativa trasversale dei valori della cittadinanza e della democrazia.
A ottobre 2007, è stata organizzata la " Giornata nazionale della
pace a scuola ", svoltasi ad Assisi con la partecipazione di oltre 350
scuole provenienti da tutta Italia, con l'obiettivo sia di favorire la diffusione
tra gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado della cultura
della pace fondata sul dialogo tra i popoli e sia per avviare seri e concreti
percorsi di fratellanza e dialogo tra culture e religioni diverse.
C. Politiche formative integrate per l'innalzamento
dei livelli di istruzione e formazione dei giovani e degli adulti con percorsi
integrati di istruzione e formazione professionale alternanza scuola-lavoro
anche in impresa simulata. La collaborazione con la Regione e gli Enti locali
in Umbria è stata stretta e proficua, a partire dalla ricognizione dei
bisogni formativi del territorio, sino ad arrivare alla realizzazione di progetti
comuni che, stabilendo obiettivi e linee di azione condivisi, caratterizzano
un utilizzo ottimale delle risorse.
Attività svolta Il patrimonio di collaborazione tra USR, Regione
ed Enti locali, costruito in questi anni, ha visto nel corso dell'anno scolastico
passato un rafforzamento ed un ampliamento, passando da interventi limitati
ad una collaborazione interistituzionale su progetti che interessino varie istituzioni
scolastiche ed un ampio territorio. Le priorità perseguite dall'USR,
d'intesa e/o a supporto delle iniziative della Regione hanno consentito di migliorare
la qualità dei servizi "storici" essenziali per il diritto
allo studio, di valorizzare la ricerca e l'innovazione educativo-didattica di
particolare significato culturale e formativo all'interno delle singole scuole;
di promuovere e sostenere le attività didattiche raccordate con le opportunità
culturali, storiche, civili e sociali del territorio. Si è sviluppata
inoltre un'integrazione scolastica efficace degli alunni in situazione di svantaggio
o comunque in difficoltà o disagio socio – culturale.
D. Inserimento e integrazione degli alunni stranieri. Vivere
in una comunità ed insegnare in un contesto scolastico multiculturale
e multilingue sta diventando un fatto consueto e normale nel nostro territorio.
Visto il continuo aumento della presenza di alunni stranieri nelle nostre scuole
è necessario diffondere la cultura dell'accoglienza con azioni formative
volte a determinare un sistema di interventi articolato e flessibile con metodologie
nuove e che valorizzino il ruolo delle scuole..
Attività svolta - I seminari i studio regionali e le iniziative
(Orvieto – aprile 2008: "La scuola multiculturale") delle reti territoriali
di scuole hanno avuto lo scopo di promuovere l'educazione interculturale sia
per l'apprendimento della lingua italiana come lingua seconda, sia per la conoscenza
della cultura dei Paesi dd'origine, con strategie formative diverse in rapporto
alle culture di provenienza degli studenti. Nella realizzazione delle
iniziative progettuali poste in essere dall'USR hanno costituito condizioni
imprescindibili efficaci politiche di collaborazione con la Regione, le Province,
gli Enti locali, l'Università e Agenzie. In aprile 2008 è stato
pubblicato il secondo "Rapporto 2008" (pagg. 200) sulla presenza degli
alunni di cittadinanza non italiana in Umbria.
E. Integrazione degli alunni disabili. La cultura dell'integrazione
richiede impegno, ricerca, responsabilità e innovazione da parte di tutti
i soggetti coinvolti e non può quindi prescindere da una collaborazione
puntuale di tutti i soggetti istituzionali, oltre che della famiglia, corresponsabili
dei processi di integrazione. L'Amministrazione scolastica, la Regione e gli
Enti Locali, infatti, sono direttamente coinvolti nell'elaborazione e definizione
di importanti parti e aspetti del sistema educativo e formativo, con particolare
riguardo all'integrazione scolastica dell'alunno con disabilità all'interno
di un progetto complessivo che preveda interventi di sostegno e assistenza anche
attraverso accordi di programma regionali, provinciali, territoriali per la
gestione concertata delle risorse di personale e delle risorse materiali utili
all'integrazione degli alunni.
Attività svolta - L'USR è intervenuto con iniziative di
qualificazione e potenziamento dell'offerta formativa di integrazione scolastica
a favore dei docenti curricolari e di aggiornamento per quelli di sostegno in
materia di inserimento scolastico e di integrazione per gli alunni portatori
di handicap, allo scopo di costruire nel tempo un sistema di aggiornamento e
formazione continua e permanente. In particolare, sono stati realizzati tre
seminari regionali a Terni (aprile 2008) e due a Perugia (maggio 2008) che hanno
visto la presenza di esperti nazionali del settore e la partecipazione massiccia
del personale docente umbro. Ha preso avvio, attraverso apposite reti di scuole
provinciali, anche il progetto nazionale biennale I CARE (Imparare Comunicare
Agire in una Rete Educativa) finalizzato a promuovere una effettiva dimensione
inclusiva del giovane disabile nella scuola, dall'infanzia alle superiori. Incontri,
dibattiti, seminari di formazione, svoltisi a Perugia da dicembre 2007 ad aprile
2008, hanno costituito il reticolo di iniziative su temi, quali la "disabilità
e la comunicazione aumentativa"; il "software didattico e la personalizzazione
dei programmi"; la "valutazione" e la "tecnologia e la dislessia".
F. Offerta formativa di territorio. La territorialità
rappresenta la dimensione entro cui oggi una molteplicità di soggetti
si muove, opera e coopera nella realizzazione dei servizi ai cittadini. Pertanto
è necessario avviare un percorso partecipativo di sussidiarietà
verticale ed orizzontale con le scuole e le istituzioni territoriali interessate,
finalizzato a costruire un piano dell'offerta formativa di ambito territoriale
che superi la dimensione fortemente vincolata alla singola istituzione scolastica
e risponda alle reali esigenze dell'utenza.
Attività svolta - In questa logica, l'USR ha avviato un percorso
di progettazione delle politiche scolastiche territoriali condivise, superando
i confini della scuola e della città per costruire un piano dell'offerta
formativa di ambito territoriale, così da condividere risorse umane e
strumentali per affrontare e gestire problemi comuni, sviluppando le risultanze
emerse dall'attività di ricerca e di formazione svolta anche nei precedenti
anni scolastici. Dalle buone pratiche delle istituzioni scolastiche in
rete l'USR è partito per organizzare (maggio 2008) ad Assisi un seminario
"Verso il POF di territorio" che ha permesso a dirigenti, docenti
ed esperti di condividere, con i rappresentanti degli EE.LL. presenti, piste
di lavoro per lo sviluppo dell'offerta formativa in chiave territoriale. Gli
atti del seminario e i documenti prodotti nei workshop sono stati pubblicati
sul sito dedicato al POF di territorio www.pofumbria.net, (accessibile anche
dal portale dell'USR), che permetterà alle scuole di creare una comunità
di pratiche per condividere materiali di studio, normativa di riferimento e
stampa di settore e dove sarà possibile generare la banca dati validata
delle buone pratiche umbre, strumento di lavoro fondamentale per scuole autonome
ed enti locali.
G. Più europa a scuola per promuovere la riflessione
sulla dimensione europea dell'educazione, per definire un'offerta formativa
scolastica in chiave europea, per consolidare un percorso di organizzazione
dei curricoli per competenze chiave secondo quanto stabiliscono le Raccomandazioni
del Parlamento e del Consiglio Europeo, per improntare l'organizzazione, la
comunicazione, lo stile, le relazioni esterne, alla volontà di essere
punto di eccellenza di un sistema educativo che guarda all'Europa proprio in
quanto sistema, per favorire l'approfondimento delle modalità di progettazione
per l'accesso ai finanziamenti europei da parte di reti di scuole. Un processo
di trasformazione globale di questo tipo non può che investire la responsabilità
di tutte le componenti, degli OO.CC. e della comunità largamente intesa:
le attività e i progetti europei, debbono far parte di una strategia
di istituto che, pur con tutte le possibili specificità di ogni scuola,
assume l'Europa come punto di riferimento consapevole nell'ottica di un POF
in dimensione europea.
Attività svolta in collaborazione con la Commissione Europea
e con le antenne Europe Direct e in sinergia con gli Enti Locali, l'USR ha organizzato
il seminario "L'Europa che siamo, il mondo che vogliamo" un appuntamento
che tutti gli anni, nel mese di febbraio, si ripresenta e affronta tematiche
legate alla formazione in ambito europeo e internazionale. Gli atti del seminario
sono stati pubblicati sul sito www.interpof.wordpress.com,
realizzato per facilitare la comunicazione di tutte le iniziative riguardanti
la dimensione europea dell'educazione.
Iniziative dell'usr programmate
da ottobre 2008 a maggio 2009
Indicazioni per il curricolo - Per le prossime attività di formazione
finalizzate all'approfondimento dei processi di innovazione nell'ambito delle
Indicazioni per il curricolo, l'USR ritiene di focalizzare l'attenzione sui
temi più attuali (curricolo verticale; le discipline; le competenze),
restringendo parzialmente il raggio dell'azione formativa, in considerazione
del contingente stato di in-determinatezza normativa, al momento, delle Indicazioni
per il curricolo. Sulla base di tali considerazioni, l'USR ritiene in tal modo
di ‘salvaguardare' dalla prima fase di ‘sperimentazione' delle Indicazioni -
quale ‘testo partecipato su cui riflettere per integrare, testare, valutare
e validare i percorsi educativi proposti – gli aspetti e le istanze più
squisitamente tecniche, ineludibili campi di indagine anche delle prossime disposizioni
in materia di legislazione scolastica.
Obbligo di istruzione - Alla luce del recente rinnovato dibattito governativo
sull'obbligo di istruzione, l'USR ritiene di dover continuare, nella definizione
di un sistema di interventi sui temi stessi dell'obbligo di istruzione a porre
particolare riguardo all'esigenza di connotare l'esperienza fin qui realizzata
con un più incisivo ruolo attivo delle istituzioni scolastiche, sviluppando
un patrimonio di competenze finalizzato all'accrescimento dell'efficienza e
dell'efficacia ed al miglioramento della qualità dei servizi resi, nonché
alla preparazione di "interventi di sistema". Pertanto, i temi da
approfondire nei prossimi mesi, in vista di un processo che porti alla acquisizione
delle competenze chiave da parte dei giovani, si dirigeranno lungo quattro direzioni
di marcia: - 1) strategie per superare la separazione disciplinare che genera
frammentazione dei saperi (causa di disorientamento e dispersione); - 2) potenziare
il lavoro sugli assi culturali per lo sviluppo delle otto competenze chiave;
- 3) potenziare le iniziative sull'apprendimento per competenze; - 4) utilizzare
la flessibilità curriculare e organizzativa.
Garanzia del diritto dovere all'istruzione - A garanzia del diritto-dovere
all'istruzione e alla formazione, l'USR intende individuare sul territorio le
"buone pratiche", partendo dall'esistente per rafforzare l'opportunità
della scuola di aprirsi al mondo esterno, in una logica di comunità educante
all'interno della quale studenti e studentesse siano soggetti centrali dell'educazione
e dell'istruzione; strutturare linee guida, in modo che la scuola diventi la
vera comunità in cui si cresce sul piano umano e culturale, dove si fa
esperienza di convivenza civile e solidarietà, luogo di inclusione nel
rispetto delle singole individualità e delle tante storie personali;
predisporre una "valigetta degli attrezzi" utili alle scuole perché
legalità e democrazia diventino una pratica diffusa nelle azioni di sensibilizzazione
e di formazione relativamente anche alla "Cittadinanza e Costituzione"
nell'ambito delle aree storico-geografiche e storico-sociale.
Progetti formativi integrati - Per quel che riguarda le politiche formative
integrate, al fine di definire uno strumento che sostenga e qualifichi l'insieme
dell'offerta d'istruzione e di formazione che le istituzioni scolastiche, nell'ambito
degli indirizzi statali e regionali sono deputate ad attuare, l'USR si pone
obiettivi e priorità volti a continuare a sostenere i progetti attivati,
attraverso i piani annuali per il diritto allo studio e a sviluppare l'educazione
degli adulti, come ulteriore campo di interesse dell'intero sistema di istruzione,
al fine di favorire una formazione permanente e ricorrente.
Integrazione di alunni stranieri - La presenza di bambini e ragazzi
stranieri può essere un'opportunità per rimodellare il sistema
dell'istruzione e le realtà globali nelle quali viviamo. Con queste finalità,
l'USR intende consolidare - con iniziative di formazione per i dirigenti scolastici
mirate al confronto sulle condizioni di scambio interculturale e sulle strategie
più efficaci per rispondere al fenomeno della concentrazione di alunni
stranieri in alcune scuole e territori - i percorsi sperimentati in Umbria e
creare reti di collaborazione, dialogando con i tanti protagonisti che operano
sul territorio. Nel contempo individuare strategie "politiche" e linee
di indirizzo condivise per governare il fenomeno piuttosto che subirlo. Seminari,
incontri-dibattito, percorsi di ricerca,…anche in collaborazione con gli EE.LL.
e l'Università sono le azioni che l'USR intende porre in essere in questo
anno scolastico, allo scopo di individuare modelli organizzativi che facilitino
la frequenza scolastica degli alunni e, contemporaneamente, svolgano l'indispensabile
azione di orientamento . E' in programmazione la realizzazione di un "pacchetto-accoglienza"
da offrire alle scuole dove maggiore è la presenza di alunni stranieri,
con materiale linguistico, informazioni sulla tipologia della scuola.
Integrazione degli alunni disabili - L'USR intende continuare con le
iniziative di qualificazione e di potenziamento dell'offerta formativa di integrazione
scolastica a favore dei docenti curricolari e di aggiornamento per quelli di
sostegno in materia di inserimento e di integrazione per gli alunni portatori
di handicap. Accanto ai percorsi formativi suddetti, l'USR intende potenziare
l'attività di formazione rivolte al personale docente e ATA per garantire
la necessaria forma di accoglienza e assistenza agli alunni disabili in particolare
nell'accesso alle aree esterne alle strutture scolastiche e nella cura dell'igiene
personale
Più Europa a scuola - Si ritiene prioritario continuare ad investire
nella formazione dei docenti referenti per l'Europa dell'istruzione e, contemporaneamente
dei dirigenti scolastici, allargando la formazione, ove possibile, al restante
personale. Si avvierà uno studio per verificare la fattibilità
di una forma di accreditamento europeo delle scuole, con la conseguente specificazione
di standard, la loro inclusione tra i parametri relativi alla determinazione
della complessità, la definizione di criteri di misurazione degli stessi
per il riconoscimento della istituzione come scuola ad "orientamento europeo".
Si amplierà l'offerta formativa del piano nazionale per lo sviluppo delle
competenze metodologico-didattiche dei docenti di lingua inglese con incontri
seminariali sull'utilizzo in classe dei programmi televisivi di Rai-Educational
e sull'approfondimento del profilo delle competenze in lingua inglese del docente
generalista di scuola primaria. Infine, come negli anni precedenti, nel mese
di febbraio l'USR riproporrà l'appuntamento seminariale che, nell'ottica
dell'apprendimento permanente, affronterà tematiche legate alla formazione
in ambito europeo e internazionale.
Progetti ministeriali
finanziati con la legge 440/1997
Le iniziative di formazione rivolte al personale della scuola
poste in essere dal Ministero, ricorrendo alle risorse finanziarie della legge
440/97, avranno come di consueto la massima attenzione da parte dell'USR. Al
momento ancora non sono note le assegnazioni relative all'anno 2008 e le indicazioni
ministeriali al riguardo, tuttavia è lecito immaginare, con una discreta
approssimazione, i finanziamenti riservati alla griglia dei temi sotto elencati:
- la scuola in ospedale e l'istruzione domiciliare;
- l'educazione al benessere, alla salute, la prevenzione del disagio giovanile
e delle tossicodipendenze;
- l'educazione ambientale;
- l'educazione alla cittadinanza e alla Costituzione, alla solidarietà,
ai diritti umani, alla legalità;
- l'educazione alla sicurezza e allo sport
- l'educazione alla musica, all'arte.
Le Reti Territoriali per la formazione
L'USR è intenzionato a consolidare il modello di rete,
formato da un insieme di comunità scolastiche nelle quali fare, tra l'altro,
formazione per il personale docente e Ata attraverso modelli flessibili in vista
del raggiungimento di obiettivi generali, secondo standard di qualità
fissati dalle reti stesse, d'intesa con l'USR in una comunione di scopi su tematiche
di valenza trasversale rispetto agli ordini e ai gradi di scuola e che possono
costituire un concreto elemento di raccordo verticale e orizzontale fra le scuole.
A questo fine si è provveduto a definire ambiti costituti
da scuole del primo ciclo, ampiamente sperimentati nello scorso anno) e del
secondo, creando 11 reti territoriali, nelle quali si possa sviluppare un impegno
formativo di ricerca-azione sulla base anche di eventuali esperienze pregresse
per sperimentare percorsi didattico-formativi e che l'U.S.R.
supporterà con le proprie risorse professionali e finanziarie. Le possibili
macroaree che si intendono suggerire alle reti, con alcune ipotesi di tematiche
più specifiche per ciascuna di esse, sono:
- il curricolo verticale, con le seguenti possibili tematiche:
- le discipline (i saperi irrinunciabili, lo sviluppo diacronico, i prerequisiti
per i vari gradi di scuola)
- le competenze (le competenze-chiave, le competenze trasversali, il loro
accertamento, la loro valutazione)
- la valutazione, con le seguenti possibili tematiche:
- la nuova modalità di valutazione del rendimento scolastico degli
studenti (art. 3 del D.L.
n. 137/2008)
- la nuova prova unica nazionale dell'esame finale del 1° ciclo
- la valutazione per competenze e la necessità di una nuova didattica
- la disomogeneità della tecniche, delle modalità di valutazione
e delle certificazioni nei vari gradi di scuola
- orientamento, continuità, dispersione scolastica, con le seguenti
possibili tematiche:
- l'orientamento scolastico e professionale
- la continuità e la discontinuità fra i vari gradi di scuola
- la dispersione scolastica, il ritardo nel processo formativo
- la scuola, le famiglie, il territorio nei processi e nelle azioni di orientamento
e di continuità
- i bisogni educativi speciali, intesi come le esigenze di maggiore
impegno da parte della scuola (e non solo) per rendere meno problematici i
percorsi formativi per alcuni soggetti, con le seguenti possibili tematiche:
- gli alunni con scarsa padronanza della lingua italiana
- gli alunni disabili
- gli alunni con disagio socio familiare
Per tutte le tematiche, possono costituire ambiti di approfondimento e di
esperienza concreta l'accoglienza, organizzazione didattica, le modalità
di intervento, la valutazione, i percorsi di continuità, le strategie
di coinvolgimento delle famiglie.
- cittadini di oggi, con le seguenti possibili tematiche:
- sperimentazione, azioni di sensibilizzazione e di formazione previste
dall'art. 1 del D.L.
n. 137/2008
- essere cittadini dell'Europa
- i diritti di tutti e di ciascuno (bullismo, educazione stradale, educazione
ambientale, ecc.)
- il territorio come realtà formativa, con le seguenti possibili
tematiche:
- i bisogni formativi del territorio
- le sinergie istituzionali territoriali per la formazione (anche l'alternanza
scuola-lavoro)
- definizione e attuazione di percorsi formativi propedeutici all'elaborazione
di un piano dell'offerta formativa territoriale
Attività di monitoraggio e di verifica
Tra i compiti affidati dalla vigente normativa all'USR ci sono anche quelli
di vigilare sul rispetto delle norme generali sull'istruzione e dei livelli
essenziali delle prestazioni; sull'attuazione degli ordinamenti scolastici,
sui livelli di efficacia dell'azione formativa e sull'osservanza degli standard
programmati; di curare l'attuazione delle politiche nazionali per gli studenti;
di esercitare la vigilanza sulle scuole non statali paritarie e non; di attivare
la politica scolastica nazionale sul territorio supportando la flessibilità
organizzativa, didattica e di ricerca delle istituzioni scolastiche; di verificare
l'efficienza delle attività delle istituzioni scolastiche e di valutare
il grado di realizzazione del piano dell'offerta formativa; di promuovere la
ricognizione delle esigenze formative e lo sviluppo della relativa offerta formativa
sul territorio in collaborazione con la regione e gli enti locali.
Per una efficace azione di monitoraggio nelle suddette materie
è stato messo a punto dall'USR un modello interattivo automatico on-line
(Programma MIAO) del quale nelle prossime settimane verrà avviata la
fase sperimentale con riferimento ad alcuni obiettivi realizzati nello scorso
anno ovvero programmati per il corrente.
Firmato Il Direttore Generale