Durante l'incontro organizzato dalla Presidenza della Camera dei Deputati insieme all'Associazione Genitori Scuole Cattoliche, il presidente Fini ha affermato che "sostenere la parità scolastica non equivale a intaccare il sistema statale ma contribuire alla crescita dell'offerta formativa in Italia". Sottolineando poi "la natura liberale dei principi della parità e della libertà di scelta educativa", il presidente Fini ha evidenziato come la parità "è parte integrante della welfare society a cui tende l'evoluzione dei Paesi europei ... che vuole dire anche autonomia delle scuole statali e coinvolgimento dei genitori". Per una migliore efficienza del sistema e una più ampia fruizione dei diritti di libertà il presidente Fini si è augurato "che il Parlamento sappia cogliere in questa legislatura l'opportunità" di attuare la parità scolastica.
Nel suo intervento, il ministro Mariastella Gelmini, riconoscendo la mancanza di una vera parità scolastica a causa di pregiudizi ideologici, ha indicato come obiettivo l'innalzamento del livello qualitativo di tutta la scuola italiana anche attraverso una vera parità che agevoli il confronto fra le diverse scuole, statali e paritarie.
Il rettore della Lumsa, Giuseppe Della Torre, ricordando come "pubblico" e statale non corrispondono, ha sottolineato, in polemica con quanto affermato dall'on. Mazzarella del Pd, come proprio dopo la riforma del titolo V della Costituzione l'attuazione del principio di sussidiarietà deve realizzarsi anche in campo scolastico con il completamento della parità scolastica.
Alessandro Laterza, presidente della commissione Cultura di Confindustria, ha particolarmente valorizzato l'importanza di una pluralità di proposte educative e valoriali, fra cui i genitori possano liberamente scegliere, grazie anche ad un efficace sistema di valutazione.
A conclusione dell'incontro il presidente dell'AGeSC, Maria Grazia Colombo, ha ricordato come sul tema della parità sia in gioco la libertà di educazione senza discriminazioni economiche. In Italia è in atto "un incredibile caso di sussidiarietà all'incontrario a danno delle famiglie di scuola paritaria. In un Paese democratico come il nostro, la libertà di scelta deve essere per tutti. Occorre costituire un'ampia maggioranza politica trasversale tra gli schieramenti per porre fine ad un'ingiustizia sociale".
Roma, 6 luglio 2010
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