Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria
Direzione Generale
Ufficio staff
Prot.n. 402/C27
Perugia, 9 gennaio 2004
Oggetto:
1) "I giovani ricordano la Shoah". Sollecito presentazione elaborati;
2) 27 gennaio "Giorno della Memoria" (Legge 20 Luglio 2000 n. 211).
1) In riferimento alla nota del M.I.U.R. - Dipartimento per i servizi
nel territorio – Dipartimento per lo sviluppo dell’Istruzione (6/11/03 prot.n.2781-DIP.Segr.)
avente oggetto "I giovani ricordano la Shoah", diffusa a tutte le
Istituzioni scolastiche con nota della Direzione Generale (2/12/03 prot.n.39687/A38)
recante lo stesso oggetto, si sollecitano, data l’importanza delle finalità
delle iniziative proposte e delle valenze educative sottese, i Dirigenti Scolastici
a presentare gli elaborati prodotti dai propri studenti presso gli Uffici della
Direzione Regionale all’attenzione del prof. Gianfranco Bottaccioli.
Si comunica altresì che sta per essere istituito un apposito gruppo
di lavoro che possa sostenere ed orientare le scuole; eventuali candidature
di docenti particolarmente attivi su questi terreni di ricerca potranno essere
sottoposte all’attenzione della Direzione Generale.
2) La Repubblica Italiana riconosce, con la Legge 20 Luglio 2000 n.
211, il giorno 27 gennaio, anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz,
come "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la "Shoah"
e le persecuzioni del popolo ebraico in Europa ed in Italia, le leggi razziali,
gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte e tutti
coloro che, in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di
sterminio e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto
i perseguitati.
Le nostre Istituzioni scolastiche hanno avvertito la necessità, ancor
prima della promulgazione della Legge 211/2000, di integrarsi con le altre Istituzioni.
pubbliche e con Associazioni private presenti nei territori, e di costruire,
con intelligenti forme di collaborazione, alcuni importanti momenti di riflessione
sui temi della memoria di quelle tragiche pagine della nostra storia. Infatti,
negli anni, si sono sedimentate numerose e variegate azioni didattiche esperite
dalle scuole della regione, sia per rispondere a proprie sensibilità
culturali che per indicazioni progettuali presentate dal Ministero e per sollecitazioni
derivate dai contesti civili, con l’esplicito fine di suscitare nelle giovani
generazioni la conoscenza del passato attraverso documenti e testimonianze e
riannodare, tra mondo adulto e mondo giovanile, i fili delle memorie e guadagnare,
non solo emotivamente, ma anche consapevolmente, il senso di appartenenza alla
stessa storia.
Le nostre Istituzioni scolastiche, impegnate su questi fronti conoscitivi ed
educativi, non solo in virtù del ruolo istituzionale assegnato ma anche
per motivi etici profondamente ancorati alla coscienza degli uomini, si troveranno
ad assumere, sin da ora, una sempre più caratterizzata funzione didattica
per la formazione di una coscienza civile che maturi e si sviluppi nei giovani,
ma anche negli adulti e nella società, attraverso percorsi mediati e
meditati, integrati con l’intelligenza di altre Istituzioni, non isolabili in
momenti seppur significativi di riflessione ma dispiegati in azioni didattiche
di lungo periodo.
Le nostre Istituzioni scolastiche già sono e saranno sempre più
"palestre" del protagonismo attivo dei giovani per una crescita della
coscienza fondata sulla consapevolezza del loro e del nostro passato e soprattutto
del reciproco futuro.
I numerosi e forti richiami del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
a non dimenticare i caratteri fondativi delle nostre Istituzioni repubblicane,
ad amare i principi della nostra Costituzione, a ricordare le persecuzioni del
popolo ebraico in Europa ed in Italia, a ricordare e discutere l’abominio delle
leggi razziali, a ricordare tutti coloro che hanno subito la deportazione, la
prigionia, la morte, a ricordare tutti coloro che si sono opposti alla follia
della guerra e delle dittature e che hanno lottato per la libertà, ci
impegnano tutti in prima persona perché rispondono ai nostri sentimenti
di giustizia, di solidarietà, di fratellanza, pace e democrazia che connotano
la nostra coscienza civile.
Ai giovani di oggi, che vivono una dimensione di libertà, eventi come
quelli che siamo chiamati a studiare e ricordare sembrano appartenere ad un
passato remoto, difficilmente comprensibile. Per questo la scuola dovrà
ancora dimostrare di sapersi misurare con i temi della memoria e della storia
del Novecento continuando ad offrire alla giovani generazioni materiali storiografici
e strumenti per la loro organizzazione. La scuola dovrà ancora dimostrare
le sue capacità di costruzione di azioni didattiche, caratterizzate da
momenti strutturati di narrazione dei fatti e da momenti di riflessione, nelle
modalità che saranno ritenute più opportune dai docenti, al fine
di garantire, soprattutto ai giovani, una conoscenza e una riflessione problematica
sulle memorie.
Sono certa che il "Giorno della Memoria", per l’intelligenza operativa
già dimostrata da tutti Loro, potrà rappresentare un ulteriore
momento di crescita e di integrazione con tutte le Istituzioni e le Associazioni
locali.
Tutti Loro sono invitati ad intraprendere, nell’autonoma determinazione delle
azioni misurate alle condizioni locali, quanto ritenuto più opportuno
per intrecciare l’azione educativa e didattica ai contesti civili di riferimento.
Buon lavoro.
F.to Il Direttore Generale
Anna Maria Dominici
Ai Dirigenti Scolastici Della regione Umbria