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CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
TERNI
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Comunicato Stampa
L'Alternanza Scuola-Lavoro
In data 19 febbraio 2004, presso la Camera di commercio di
Terni si procederà all’avvio del progetto "Alternanza scuola-lavoro"
previsto dalla nuova riforma della scuola (Legge n. 53 del 28/03/2003, Legge
Moratti) con la firma ufficiale del protocollo d’intesa tra Camera di commercio,
Ufficio Scolastico regionale, Assessorato provinciale alle politiche formative
e Associazioni di categoria.
L’alternanza tra periodi di studio e lavoro è una modalità
di realizzazione del percorso formativo progettata, attuata e valutata dall’istituzione
scolastica e formativa in collaborazione con le imprese, che assicura ai giovani,
oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato
del lavoro.
Sia a livello normativo che nella prassi l’alternanza viene
individuata come canale privilegiato per garantire un più stretto raccordo
tra sistema dell’istruzione e sistema produttivo, dovendosi realizzare sotto
la responsabilità dell’istituzione scolastica o formativa, sulla base
di convenzioni con imprese o con le rispettive associazioni di rappresentanza
o con enti pubblici e privati ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili
ad accogliere gli studenti per periodi di tirocinio che non costituiscono rapporto
individuale di lavoro.
L’elemento tipico dell’alternanza è costituito dallo strumento dello
stage o tirocinio (già previsto e regolato - come si è detto -
dal "Pacchetto Treu" e piuttosto diffuso nella formazione professionale
ed universitaria), ma ancor di più dal ruolo, dalla collocazione e dalle
modalità di svolgimento nell’ambito del percorso formativo che lo stesso
assume. Mentre, infatti, tradizionalmente lo stage - anche quando costituisce
una quota rilevante della durata complessiva - è visto come l’ideale
completamento di un corso, consistente in un pacchetto di ore in azienda collocato
a conclusione degli insegnamenti in aula e nella maggior parte dei casi (ad
esempio per i corsi universitari) presuppone che siano già state superate
alcune soglie minime (di esami sostenuti, di competenze teoriche acquisite)
oppure (come nel caso delle borse di lavoro) è inserito nelle pause della
didattica - specialmente, ad esempio, in estate - nell’alternanza l’esperienza
del tirocinio è una componente costitutiva e caratterizzante della formazione;
non è puramente funzionale, opzionale ed integrativa rispetto al corso
in cui è inserita; può essere collocato in qualsiasi momento del
percorso (seppure sulla base di un progetto didattico-formativo che tiene comunque
conto di alcuni requisiti indispensabili per conseguire la migliore efficacia
del periodo in azienda) e può essere reiterata ciclicamente e suddivisa
in vari momenti nel corso dell’anno. La struttura dell’alternanza, infatti,
si basa su, e presuppone, la possibilità di passare in modo intermittente
e più volte dai periodi di scuola a quelli di lavoro.
La prima condizione indispensabile per la realizzazione delle
iniziative consiste nell’organizzazione modulare delle attività che prevede
momenti di alternanza tra formazione teorica e tecnico-pratica. Secondo questa
impostazione la valutazione in itinere che accompagna la realizzazione di tutte
le attività consente sia alla scuola o all’università, sia al
mondo del lavoro di verificare le reali abilità e competenze apprese
dallo studente in modo da approfondire, in un modulo successivo, le eventuali
competenze non acquisite o di integrare la programmazione disciplinare con apporti
più propriamente tecnico-professionali derivanti dal contatto con il
sistema aziendale.
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Terni - L.go Don Minzoni,
6 - 05100 Terni
tel. 0744 4891 - fax 0744 406437 - https://www.tr.camcom.it
Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria
L’alternanza Scuola-Lavoro in Umbria
Il processo di riordino del sistema di istruzione e formazione
è stato accompagnato in Umbria, in quest’ultimo anno, da una serie di
azioni finalizzate a diffondere e incrementare la cultura della progettualità
integrata tra scuola, EE.LL., sistema imprenditoriale, per costruire modelli
che tenessero conto della legge di riforma della scuola all’interno dei cambiamenti
culturali ed organizzativi in atto.
In particolare è stata stipulata, nel marzo 2003, un’intesa
regionale con il Presidente dell’Unioncamere dell’Umbria, per ufficializzare
una collaborazione operante da anni, ma anche per rappresentare un rinnovato
impegno per un raccordo finalizzato a potenziare la crescita culturale e professionale
dei giovani, in funzione delle esigenze e delle attese del mondo produttivo
e del lavoro.
Sulla base di tali presupposti la Scuola dell’Umbria è
pronta a partire con questa ipotesi di alternanza Scuola-Lavoro, come previsto
dall’art. 4 della Legge di riforma n. 53/03.
In attesa dell’emanazione del decreto legislativo, che la renderà
operativa, si sta realizzando in un numero ristretto di scuole della regione
questa innovazione, utilizzando gli strumenti della flessibilità didattica
ed organizzativa previsti dal DPR 275/99 e i margini di discrezionalità
del 15%, stabiliti dall’art. 3 del D.M. 234/2000.
Non appena pervenuta da parte del MIUR la proposta di avviare
il processo di alternanza scuola- lavoro, con il relativo finanziamento- fondi
Cipe 2003-, grazie alle intese e alle collaborazioni già in atto, sono
stati presi contatti con le Camere di Commercio delle due Provincie per concordare
specifici raccordi per il cofinanziamento e per mettere a punto i modelli di
progetto, secondo le indicazioni fornite dal MIUR e dall’Unioncamere nell’incontro
di Roma del 17 giugno scorso.
La strategia comune nelle linee generali ha seguito percorsi diversificati
da parte delle due Camere di Commercio di Perugia e di Terni che, singolarmente,
hanno proposto specifici progetti all’Unioncamere nazionale e hanno ottenuto
i relativi finanziamenti.
Di comune accordo sono state individuate 12 scuole che hanno dato la disponibilità
a cimentarsi in questo percorso innovativo, così suddivise:
per la provincia di Perugia, 2 Licei, 3 Istituti Tecnici e
3 Istituti Professionali;
per la provincia di Terni , 2 Licei e 2 Istituti Tecnici.
I progetti, presentati dalle istituzioni scolastiche sono conformi ai modelli
A1 e A4 e BIII e BVI, proposti dal MIUR e dall’Unioncamere nazionale e come
prima annualità, si concluderanno entro dicembre 2004.
Sta per essere firmata una Convenzione operativa tra il Direttore Generale
dell’Ufficio Scolastico Regionale, le scuole coinvolte, i Presidenti delle Camere
di Commercio, gli Assessori alla Formazione e alle Politiche per il Lavoro e
i rappresentanti delle Associazioni di Categoria delle rispettive province.
È stato costituito un apposito gruppo di lavoro, composto dai rappresentanti
del Sistema Camerale, Sistema Scolastico, Centro per l’Impiego, Associazioni
di categoria e Dirigenti scolastici delle scuole coinvolte, che provvederà
al monitoraggio delle azioni di orientamento e pre-formazione, delle attività
di laboratorio, visite e stage aziendali brevi, simulazione d’impresa e dovrà
elaborare, inoltre, un sistema di riconoscimento delle competenze acquisite,
nell’ottica di offrire un supporto concreto ai percorsi curriculari ed ai processi
formativi in aula, ma soprattutto procederà ad una valutazione dei risultati
conseguiti, per sostenere, in questo primo periodo di rodaggio, il progetto,
che potrà essere assunto a modello e diventare patrimonio comune di più
istituzioni scolastiche al momento della piena attuazione della Riforma.
Annamaria Dominici
Direttore Generale