Direzione Regionale
Prot. n. A00DRUM
Oggetto: 8 marzo 2013
La strada che conduce alla libertà, alla convivenza democratica, al rispetto di sé e degli altri, è un percorso in divenire, che non si conclude mai, ma con l'impegno culturale cresce e si perfeziona sempre di più. Al centro della riflessione di una giornata simbolica come quella dell'8 marzo, giornata internazionale della donna, deve esserci proprio la consapevolezza di dover favorire in ogni modo la responsabilità di cittadinanza, il rispetto reciproco, il valore della stima di sé e dell'autonomia di ogni persona.
La vita è un diritto fondamentale che appartiene a ciascun essere umano, come la dignità del vivere e della propria esistenza. Dover invocare leggi sempre più severe per vedere rispettato questo principio basilare, è già una sconfitta per una società civile. Questo 8 marzo vede ancora concentrarsi l'attenzione sul tema della violenza sulle donne, a causa di un dato che peggiora numericamente e soprattutto dell'atrocità con cui essa si manifesta.
Invito in modo particolare la scuola umbra e tutti i suoi protagonisti a lavorare per creare un nuovo contesto culturale e civile, di rispetto delle persone e della loro libertà, col coinvolgimento di istituzioni ed associazioni, puntando fortemente sulla crescita e sul cambiamento di mentalità delle giovani generazioni.
"La violenza contro le donne e le ragazze continua con la stessa intensità in ogni continente, Paese e cultura. Questa impone un devastante dazio sulla vita delle donne, sulle loro famiglie e sull'intera società. La maggior parte delle società proibiscono questo genere di violenza - in realtà questa è ancora troppo spesso coperta o tacitamente condonata." (Ban Ki-moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite, 8 marzo 2007).
L'Onu ha presentato a Ginevra, durante la 20ª sessione del Consiglio per i Diritti Umani, la relazione svolta da Rashida Manjoo, Special Rapporteur delle Nazioni Unite per il contrasto della violenza sulle donne, da cui è emerso che l'Italia ha un ritardo sul piano delle prevenzione, della protezione delle vittime e della punizione dei colpevoli che porta ad un aumento del fenomeno.
L'8 marzo è una giornata simbolica che riassume in sé molti significati: quello del lavoro, della formazione, del futuro, ma oggi soprattutto quello della lotta contro la violenza, per una vita più civile.
Questo deve essere l'impegno di tutti, in particolare della scuola, perché il primo cambiamento è culturale: facciamo sentire in ogni sede la nostra voce ed il nostro pensiero.
Il Direttore Generale
Maria Letizia Melina
Ai Dirigenti Scolastici
Al Personale Docente ed ATA
Agli Studenti