Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria
Direzione Generale
Prot.n. 31932/A39
Ufficio staff
Perugia, 9 settembre 2004
Oggetto: La scuola ed il terrorismo.
Si porta alla Loro conoscenza la nota del Ministro Letizia
Moratti "La scuola italiana di fronte alla strage di Beslan".
A Beslan è accaduta una tragedia che non riusciamo a
valutare in tutta la sua portata; una tragedia incomprensibile alle nostre menti
ed ai nostri cuori, ma è accaduta.
Ricordare la strage è preziosa occasione che permette
di accantonare, per un momento, sgomento e paura, di concentrarsi nella condivisione
dei sentimenti più positivi, di rafforzare la convinta adesione ai valori
fondanti delle nostre democrazie.
La scuola è un presidio forte e determinato contro ogni
forma di violenza; un presidio che proprio nell’assolvere i suoi compiti formativi
ed educativi, costitutivi del suo modo di essere, è in grado di sedimentare
nelle coscienze, soprattutto in quelle dei giovani, sentimenti positivi di pace,
solidarietà, fratellanza, libertà.
Tutti Loro sono invitati a raccogliere l’esortazione del Ministro
a soffermarsi sull’evento con le forme e le modalità che riterranno più
opportune.
F.to Il Direttore Generale
Anna Maria Dominici
A tutti i Dirigenti Scolastici della regione Umbria
Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca
Prot. n. 13668
Roma, 8 settembre 2004
Oggetto: La scuola italiana di fronte alla strage di Beslan.
I tragici eventi di Beslan, che hanno stroncato nei giorni
scorsi la vita di tanti esseri umani tra cui numerosi bambini, hanno suscitato
nel mondo intero sentimenti di dolore, di sdegno e di ferma condanna del terrorismo.
In un momento così drammatico di questo inizio di terzo
millennio appare più che mai necessario che i popoli si stringano pacificamente
in una catena di cooperazione, solidarietà, promuovano il dialogo e l’integrazione
tra culture e collaborino per dare valore e prospettive di vita e di benessere
alle giovani generazioni.
A tal fine, grande ed insostituibile si rivela il compito della
scuola nell’educare al rispetto della persona e della vita umana, ai valori
della libertà, della convivenza civile, della democrazia e nell’alimentare
e sostenere negli studenti quella fiducia nella società e quella speranza
nel futuro che costituiscono motivazione e incentivo per la loro crescita umana,
civile e culturale.
La scuola italiana, sede privilegiata di educazione e formazione
ai valori e ai diritti della persona, vive anch’essa, con tutte le sue componenti,
dai dirigenti al personale, agli studenti e alle famiglie, con accorata e responsabile
partecipazione il tragico evento.
Sorretta da tali convincimenti, prego i Dirigenti di voler
opportunamente interessare le rispettive istituzioni scolastiche perché,
nella loro autonomia e con le modalità ritenute più idonee, traggano
dai tragici fatti di Beslan occasione per momenti di raccoglimento, riflessione
e approfondimento sulla minaccia del terrorismo che incombe sull’umanità,
sulla necessità ad operare per la realizzazione di una unione duratura
e pacifica tra i popoli e per l’affermazione della cultura del confronto, del
dialogo, della comprensione, della collaborazione, del rispetto reciproco, unitamente
ad una ferma condanna del terrorismo.
Saranno i docenti, con la loro sensibilità pedagogica,
ad individuare, in relazione all’età e ai livelli di maturazione degli
studenti, le forme e i momenti più opportuni per soffermarsi sull’evento
e commemorarne le vittime.
Il Ministro
Letizia Moratti
Ai Dirigenti e ai Docenti delle scuole di ogni ordine e grado