Cari Dirigenti, cari Docenti,
riaprono le scuole dopo le vacanze di Natale, un Natale purtroppo segnato dall’immane
tragedia che ha devastato il Sud-Est asiatico e gettato nella disperazione milioni
di persone.
I giornali e la televisione ci hanno fatto vivere questo dramma giorno per
giorno, ce lo hanno fatto sentire vicino nei suoi aspetti più terribili
ma anche nelle testimonianze di solidarietà che da tutto il mondo sono
giunte a quei Paesi.
La riapertura della scuola, come sempre, costituisce un momento importante
nella vita degli studenti, dai più piccini ai più grandi, dopo
la pausa vissuta in famiglia o con gli amici.
Ma credo che quest.anno la ripresa delle lezioni non possa non caricarsi di
un significato e di una responsabilità più grandi dopo la catastrofe
provocata dallo Tsunami.
La scuola ha il compito fondamentale di educare, di trasmettere il sapere e
per svolgere questi compiti richiede da parte vostra anche la capacità
di interpretare la sensibilità degli studenti e di dare loro risposte
concrete alle domande più difficili.
Ecco la grave responsabilità che in questo momento vi è affidata:
capire se la tragedia che ha coinvolto milioni di vite, fra le quali tanti bambini,
ha colpito, magari a livello inconscio, anche gli alunni più piccoli
delle nostre scuole; comprendere se nei loro cuori essi nascondono un.angoscia
alla quale non sanno dare risposta.
Parlate prima di tutto con loro, cercate di capire, in raccordo con le famiglie,
se in questa circostanza hanno vissuto un trauma che va superato col vostro
aiuto.
Cogliete in secondo luogo questo momento per orientare, in tutte le classi,
lo studio della storia, della geografia, delle scienze; per approfondire i diversi
aspetti dei fenomeni naturali; per creare una maggiore consapevolezza.
Un ultimo punto vorrei mettere in evidenza: illustrate l.importanza degli strumenti
scientifici posti al servizio dell.uomo per la previsione delle catastrofi naturali,
per la salvaguardia dell.ambiente, per lo sviluppo sostenibile; questa riflessione
può infatti rappresentare un.utile occasione di crescita e favorire nei
ragazzi la consapevolezza di poter essere protagonisti attivi di un.evoluzione
positiva del nostro pianeta.
Sono certa che anche in questo difficile momento saprete essere vicini ai vostri allievi, così come sono certa che tutta la scuola italiana sarà impegnata in iniziative di solidarietà a favore di quei bimbi che non
hanno più famiglia o casa o scuola.
Grazie per tutto ciò che farete.
Roma, 8 gennaio 2005
Letizia Moratti
Ai dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado
A tutti i docenti