Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria
Direzione Generale
Ufficio staff
Prot.n.1721/C35
Perugia, 15/01/2005
Oggetto: 27 gennaio "Giorno della Memoria" (Legge 20 Luglio 2000
n. 211)
Ricordare la "Shoah" e le persecuzioni del popolo ebraico in Europa
ed in Italia, le leggi razziali, gli italiani che hanno subito la deportazione,
la prigionia, la morte e tutti coloro che, in campi e schieramenti diversi,
si sono opposti al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, hanno
salvato altre vite e protetto i perseguitati è dovere di tutti e di tutte
le Istituzioni scolastiche non solo per il fatto che la Repubblica Italiana
riconosce, con la Legge 20 Luglio 2000 n. 211, il giorno 27 gennaio, anniversario
dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, come "Giorno della Memoria",
ma perché la storia, o meglio le storie, contengono un alto valore formativo.
Credo si debba riconoscere che le nostre Istituzioni scolastiche hanno avvertito
la necessità, ancor prima della promulgazione della Legge 211/2000, di
costruire momenti di riflessione sui temi della memoria di quelle tragiche pagine
della nostra storia al fine di suscitare nelle giovani generazioni la conoscenza
del passato e riannodare, tra mondo adulto e mondo giovanile, i fili delle memorie
e guadagnare, non solo emotivamente, ma anche consapevolmente, il senso di appartenenza
alla stessa storia.
I numerosi e forti richiami del Presidente della Repubblica a non dimenticare
i caratteri fondativi della nostra Repubblica e delle nostre Istituzioni, ad
amare i principi della nostra Costituzione, a ricordare le persecuzioni del
popolo ebraico, l’abominio delle leggi razziali e gli atti della Resistenza
di un’Italia libera dal fascismo ci impegnano tutti in prima persona perché
rispondono ai nostri sentimenti di giustizia, di solidarietà, di fratellanza
e pace che connotano la nostra coscienza civile.
Si tratta di proseguire con intelligenza e convinzione il lavoro su questi
terreni.
Tutti Loro sono invitati ad intraprendere, nell’autonoma determinazione, quanto
ritenuto più opportuno per intrecciare l’azione educativa e didattica
ai contesti civili di riferimento.
Buon lavoro.
F.to Il Direttore Generale
Ugo Panetta
A tutti i Dirigenti Scolastici della regione Umbria
Ref: G. Bottaccioli