Ufficio Scolastico Regionale per l'Umbria
Direzione Generale
Prot. n. 33895/C24
Perugia, 31/10/2005
Oggetto: formazione sull’uso delle tecnologie nella didattica.
In un recente incontro coni referenti regionali per le nuove
tecnologie, il MIUR ha illustrato l’impianto generale di un progetto di
formazione sull’applicazione alla didattica delle nuove tecnologie, rivolto ai
docenti di tutte le scuole, statali e paritarie. Si tratta, in pratica, di una
riedizione del progetto che è stato realizzato negli anni passati in
applicazione della C.M. n. 55 del 21.5.2002, comunemente chiamato ForTIC. Ma
quello illustrato lunedì scorso dal Ministero, che deve ancora essere definito
in alcuni dettagli, previa intesa con l’INDIRE e con l’INValSI, presenta
alcune caratteristiche del tutto diverse da quello, che è bene tenere presenti.
In attesa della comunicazione ufficiale del MIUR, preannunciata
per i primi giorni di novembre, si ritiene opportuno fornire alcune informazioni
di base, che possano consentire a tutti gli operatori scolastici di attrezzarsi
per tempo in vista dell’attuazione di questo progetto formativo, che per
chiarezza da qui in poi sarà indicato col nome di "ForTIC 2",
per differenziarlo da quello realizzato in passato, che sarà denominato "ForTIC
1".
In ForTIC 1 i percorsi formativi erano di quattro tipi (A, B,
C1, C2), mentre in ForTIC 2 saranno soltanto due: uno per acquisire competenze
nell’applicazione nella didattica delle tecnologie informatiche (in pratica la
tipologia B di ForTIC 1), l’altro per imparare a gestire le strumentazioni e
le reti (in pratica la tipologia C di ForTIC 1). Non è previsto alcun
percorso per chi non ha ancora una familiarità con il computer e con internet;
anzi, la strutturazione dei percorsi presuppone già una discreta competenza in
questo senso: per chi non la possiede, le scuole dovranno individuare altre
modalità formative, giovandosi eventualmente anche dei materiali e delle
possibilità operative fornite da due CD (pensati proprio per un apprendimento
di base dell’uso del computer) che il MIUR farà pervenire a tutte le scuole
entro il prossimo mese di dicembre.
Come in ForTIC 1 e nelle più recenti azioni formative, il
modello di corsi proposto è di tipo misto, con momenti di apprendimento in
presenza e con attività personali da realizzare autonomamente on-line. Per
ognuno dei due percorsi di ForTIC 2, la piattaforma messa a punto dall’INDIRE
offrirà contenuti, attività e laboratori, organizzati in moduli tematici
indipendenti l’uno dall’altro; saranno disponibili anche spazi di
operatività e di scambi di esperienze.
Non è prevista una realizzazione delle attività formative più
o meno contemporanea per tutti i corsi; la piattaforma consentirà la
realizzazione dei corsi in tutte le fasi (iscrizione di corsisti, tutor e
direttore, costituzione della classe virtuale, attività in presenza e on-line,
monitoraggio, certificazione finale) nell’arco di un triennio, a partire dal
novembre prossimo fino a tutto l’anno scolastico 2007-08. E ogni corso potrà
essere realizzato in piena autonomia e flessibilità entro il triennio.
I corsi saranno organizzati autonomamente dalle scuole, singole
o in rete, individuando per ciascun corso il direttore (un Dirigente
Scolastico), il laboratorio, il o i tutor, i partecipanti, i moduli, i tempi di
attuazione, garantendo il rispetto di alcuni parametri e condizioni, che devono
ancora essere definiti compiutamente (numero minimo e massimo dei corsisti e dei
moduli, tempi di attuazione, competenze del tutor, ecc.). Ogni direttore di
corso potrà proporre direttamente sulla piattaforma il corso o i corsi di cui
si assume la responsabilità, immettendo tutti gli elementi che lo
caratterizzano (dati dei partecipanti, del o dei tutor, moduli, tempi). Ogni
corso potrà essere attuato soltanto previa validazione dell’Ufficio
Scolastico Regionale, al quale spettano compiti di supervisione anche in vista
del possibile finanziamento che sarà erogato proprio da parte dell’U.S.R.
Il MIUR non prevede alcuno specifico finanziamento per la
realizzazione di ForTIC 2; come per la più recente formazione sulla riforma,
saranno le scuole stesse ad ‘investire’ nell’attività formativa con i
propri fondi. Tuttavia, questo Ufficio Scolastico Regionale, disponendo
di fondi accantonati in precedenti azioni, erogherà per ciascun corso un
contributo, in una misura che potrà essere definita soltanto quando sarà
noto il numero complessivo dei corsi che si realizzeranno e in base a criteri
che saranno concordati.
Per quanto sopra esposto, i Dirigenti delle istituzioni
scolastiche di ogni ordine e grado sono invitati ad attivarsi per:
- individuare i bisogni formativi dei propri docenti nel settore di cui si
tratta, al fine di ipotizzare la partecipazione degli stessi a corsi da
attivare o per la propria scuola o in rete con altre istituzioni del
territorio;
- raccordarsi a livello territoriale per individuare ipotesi realistiche di
organizzazione di corsi, da definire nei vari elementi (tipologia,
laboratorio, Direttore, tutor, partecipanti, moduli, tempi) quando saranno
resi noti dal MIUR condizioni, vincoli, criteri e contenuti.
Non appena il MIUR avrà ufficializzato l’iniziativa, con i
dettagli al momento non disponibili, questo Ufficio fornirà ulteriori più
specifiche indicazioni, che da un lato possano garantire una certa omogeneità
operativa e dall’altro permettano di quantificare il contributo da assegnare a
ciascun corso. Si ribadisce che - indipendentemente dalla data di apertura
sulla piattaforma puntoedu dell’INDIRE della funzione di proposta e
registrazione dei corsi - questi potranno essere attivati soltanto dopo che
questo Ufficio li avrà convalidati.
Al momento non ci sono altri informazioni da dare; si prega,
pertanto, di non chiedere per le vie brevi ulteriori ragguagli, che saranno
forniti non appena disponibili.
Il Direttore Generale
F.to Ugo Panetta
Ai Dirigenti Scolastici di tutte le scuole, statali e paritarie
della Regione